È sportswear al suo stadio più evoluto – e vicino alla perfezione – e, insieme, una precisa dichiarazione di stile lo Shadow Project di Stone Island. Per chi non lo conoscesse, nonostante la sua storia ormai più che decennale, e non ne conoscesse soprattutto capi iconici e proposte stagionali, ecco allora una breve guida al progetto e agli imperdibili da acquistare e aggiungere al proprio guardaroba.
Fondato nel 1983 da Massimo Osti e Carlo Rivetti, Stone Island è diventato presto nell’ambito dell’abbigliamento sportivo sinonimo di ricerca e innovazione ma anche di attenzione e cura per il dettaglio, com’è tipico della tradizione manifatturiera italiana. Contraddistinti da un logo – una rosa dei venti – diventato anch’esso presto iconico, i capi sportivi di Stone Island sono immancabili oggi nei guardaroba di appassionati di sport e atleti professionisti per come sono in grado di coniugare il massimo delle prestazioni con il più totale comfort per chi li indossa e un’attenzione per l’estetica.
Nel 2008, proprio con l’obiettivo in mente di offrire qualcosa di molto diverso dal solito abbigliamento sportivo, nasce lo Stone Island Shadow Project. Osti e Rivetti collaborano con altri due nomi simbolo dell’abbigliamento sportivo di alto livello e di nuova generazione, Michaela Sachenbacher e Errolson Hugh: sono i fondatori di ACRONYM©, brand noto per investire soprattutto sulla ricerca di materiali innovativi. Il risultato è una linea di techwear – e non semplice abbigliamento sportivo, quale era all’inizio il cuore della proposta di Stone Island – altamente performante e pensata per soddisfare le esigenze più specifiche di chi fa sport. A ogni nuova collezione t-shirt, pantaloni cargo, giacche a vento, giubbini imbottiti convincono gli sportivi con le loro prestazioni, senza che questo voglia dire rinunciare a un’estetica gradevole e figlia anzi dei trend del momento. Tanto che, prima del previsto, i capi dello Shadow Project di Stone Island conquistano i guardaroba anche dei meno sportivi e più attenti alle tendenze modaiole, perfetti come sono per completare dei look casual da uomo da sfoggiare nel tempo libero ma anche – perché no – al lavoro.
I must da avere in armadio tra i capi dello Stone Island Shadow Project
Per celebrare i dieci anni dello Shadow Project di Stone Island, nel 2008, viene rilasciata una collezione, la collezione Scarabeo, che da quel momento diventerà il simbolo del progetto e i cui capi – per tornare alla domanda inziale – sono quelli da comprare subito se non si hanno ancora in armadio indumenti sportivi dello Shadow Project di Stone Island. Sono capi – un parka, una giacca a vento, una stealth jacket – ottenuti dalla lavorazione di una particolare resina, più unica che rara, fatta di microsfere di vetro per un effetto iridescente e rinfrangente.
Anche la collezione 7019 è tra quelle iconiche e imperdibili dello Shadow Project di Stone Island: sono capi capaci di cambiare a seconda di dove, in che circostanze e da chi sono utilizzati. Per realizzarli, infatti, i designer hanno pensato a una serie di componenti adattabili e articolabili che hanno la funzione, semplificando molto, di modificare i volumi e la tensione del capo a seconda della fisicità di chi lo indossa ma anche del tipo di movimenti da compiere. Più delle altre collezioni è questa, tra l’altro, quella che strizza l’occhio allo streetwear, perfetta com’è a riempire anche il guardaroba di chi atleta non è.