Home Lifestyle Diletta Tonatto. Il profumo che tocca le corde dell’anima

Diletta Tonatto. Il profumo che tocca le corde dell’anima

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Diletta Tonatto è ricercatrice accademica e direttrice artistica della maison Tonatto Profumi. Il suo lavoro e i suoi studi si concentrano sui profumi e l’olfatto nella società di oggi. Profumi vivi come esperienza liminale, un collegamento tra passato, presente e futuro. Diletta è affascinata dalle storie silenziose ma emotive e potenti che emergono dalla molecole volatili delle fragranze nella loro esplosione di reminiscenza una volta inalate.

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Vincitrice del premio per la profumeria artistica (Cafleurebon 2016,2018), il suo lavoro incontra l’arte e il design per creare moderni ritratti olfattivi e rituali come antidoti allo stress della vita quotidiana.

Diletta, 31 anni,una vita tra i profumi e uno studio approfondito per cambiare l’approccio “classico” al mondo della profumeria che conosce da sempre.

Secondo Diletta “una fragranza ben costruita parla di chi la indossa, sa essere ancoraggio emotivo di benessere, antidoto allo stress e alla frenesia del quotidiano”.

Da un intuito innato, perfezionato con il Dottorato in Sociologia dell’Olfatto frequentato presso lo University College Cork in Irlanda,nasce una visione filo-sociologica dell’arte profumiera che è la cifra distintiva del lavoro della giovane AD e creativa. Un modo inedito di concepire la profumeria che la allontana dall’universo puramente edonistico degli accessori di moda per accostarla a quello dell’arte, del design.

 

Nella mani di Diletta le essenze si trasformano in narrazioni olfattive fatte di simbolismi, richiami, memorie; le fragranze diventano esperienze multisensoriali da vivere sul proprio corpo e in contatto con gli oggetti che arredano gli ambienti del nostro vivere quotidiano. “Vivo il profumo come esperienza liminale, un di mezzo tra passato, presente e futuro. – continua Diletta – Questa magia della reminiscenza olfattiva ed il suo potere trascendentale guidano la creazione delle fragranze”.

Profumo di Vita racconta la maternità, richiamando alla memoria il primo legame, il più profondo, meraviglioso e insostituibile, quello tra madre e figlio; Freyjagioca traapparenza e autenticità, rappresenta lo smascheramento imposto dal desiderio di riappropriarsi della propria identità, Aperionè il profumo come esperienza illimitata, 2426 la riscoperta dell’amicizia d’infanzia e Palo Santo, il profumo che cura, puro estratto di uno dei più antichi e sorprendenti prodotti della natura dalle molteplici proprietà benefiche, è stato selezionato da Cafleurebon tra le Best WinterPerfumesFragrances 2018/19.

 

Ogni persona è un unicum e da questa convinzione è nata la possibilitàdi “creare il proprio profumo” presso le Gallerie Olfattive Tonatto di Roma(Piazza di Pietra 41)e Torino (Via della Rocca 14c), veri e propri atelier del profumo in cui è possibile scoprire fragranze, vedere installazioni olfattive e visitare l’Olfattotecache custodisce centinaia di note olfattive. Qui, sotto la guida di Diletta, si può delineare il proprio ritratto olfattivo. Attraverso un approccio di dialogo one-to-one, Diletta ha il potere di tradurre un racconto intimo e personale in fragranza che diventa supporto e strumento di cura alla persona nel suo quotidiano.

Il risultato è un’essenza artigianale personalizzata, unica al mondo. Un estratto filtrato a mano, goccia a goccia, realizzato utilizzando le tecniche più antiche e tradizionali dell’alta profumeria.

E il futuro? Se nell’era digitale l’identità personale si mixa e si confonde con quella digitale la sfida di Diletta è quella di concepire l’olfatto come strumento di riappropriazione dell’identità personale, uno specchio dei tempi, in un provocatorio gioco di tra essere e apparire.

 

In questa narrazione così particolare non stupisce che Diletta sia andata ben oltre gli schemi classici del profumo, per approdare nel design.

La sua cultura olfattivaè il plus che ne rende le creazioni perfette per divenire parte integrante di opere d’arte e di design:grandi interpreti del nostro tempo hanno scelto la giovane creativa per identificare l’identità olfattiva delle loro creazioni artistiche.

Sono di Diletta Tonatto EDI, Essenza del Design Italiano, la fragranza commissionata da Triennale Design Museum 2018e il Profumo di Minoshi Garden, l’ultima installazione di Atelier Oi, guru svizzeri del Design.

Sotto la guida di Diletta Tonatto l’azienda ha portato avanti negli anni collaborazioni con diverse realtà museali ed espositive (Gam di Torino ne è un esempio), interpretando le presenze olfattive evocate in famose opere d’arte: quadri, sculture, istallazioni, immagini in movimento e note che vibrano nell’aria.(se voi aggiungere antonioni e musei reali).

 

I NUMERI DI MAISON TONATTO

– 18 anni di eccellenza nell’ambito della profumeria

26 fragranze esclusive

70% dei dipendenti donne

2 Gallerie Olfattive

1 laboratorio: elemento particolarmente importante perché permette all’azienda una continua ricerca e sviluppo dei prodotti, segretezza delle formule e controllo capillare su ogni produzione.

1 e-commerce in forte crescita

46 paesi profumati

 

 

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